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LA NASCITA DELLE ALTE FARINE

Un profondo pensiero ci assillava ormai da alcuni mesi: cosa ne sarà dell’azienda agricola dei nostri nonni ormai ottantenni?

Era l’inizio del 2013 ed io (Alberto) e mio fratello Enrico cercavamo una soluzione per mantenere in piedi l’azienda cerealicola creata in più di quarant’anni di sacrifici da parte dei nostri nonni, dato il bassissimo prezzo che hanno raggiunto i cereali.

I nostri pensieri volavano dalla coltivazione di verdura, alla conversione dell’azienda in produttore di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili innovative, ad altre idee che comunque non ci sembravano confacenti alla realtà dell’azienda.

Un giorno, verso la metà del 2013, frequentammo un corso di agricoltura biologica, attratti da questo mondo privo di diserbanti ed insetticidi. Forse questa era la soluzione: produrre ortaggi con il metodo biologico valorizzandoli maggiormente, finché durante una serata del corso la direzione del nostro obiettivo cambiò radicalmente. Anzi non cambiò, ma tornammo sui passi iniziali: coltivare sì cereali, ma di vecchie varietà.

Da qui cominciò tutto. Ci iscrivemmo all’associazione Antichi Mais Piemontesi, associazione che tutela le vecchie varietà di mais autoctone che venivano coltivate prima della rivoluzione agricola. Questi mais, molto più nutrienti e saporiti di quelli moderni, sono meno produttivi in campo e per questo abbandonati.

Scegliemmo le varietà coltivate a Cercenasco, il nostro paese natale, fino agli anni ’60, adatte ai nostri terreni, e ancora nelle menti delle persone. Così, ad aprile 2014, seminammo il primo campo prova in mezzo a degli alberi di nocciole. Le varietà di mais da noi scelte furono il Pignoletto Rosso, il Pignoletto Giallo e il Nostrano dell’Isola. Quell’estate fu molto piovosa e notammo che queste vecchie varietà non solo avevano bisogno di poca acqua, come già si narrava, ma si proteggevano molto bene da muffe ed umidità molto elevata. Infatti ricordo che le pannocchie di mais ibrido mostravano segni di muffa evidenti, invece le vecchie varietà erano gialle, arancioni e rosse splendenti. A settembre, una volta mature, testammo il sapore dopo averle fatte macinare a pietra: buone, talmente buone da dimenticarci di accompagnare la polenta con carne o formaggi! Con un prodotto del genere non potevamo fermarci.

Così ad aprile 2015 quintuplicammo l’area coltivata da mais antichi scegliendo le varietà Pignoletto Rosso, Pignoletto Giallo, Ottofile Giallo delle Langhe e Popcorn Blu che, non avendo ancora un nome ufficiale, battezzammo AnGRI POP. Anche per il popcorn il riscontro fu ottimo.

Con il 2016 arrivarono molte novità: non solo l’aggiunta dell’Antico Mais Ostenga Bianco per polenta, ma anche molte varietà di grano tenero e grano duro, oltre a farro spelta, segale, grano saraceno e orzo.

Da qui alcuni passaggi fondamentali per lo sviluppo aziendale furono: 

Gennaio 2017 apertura del laboratorio di macinatura con l’installazione del mulino a pietra naturale. 

Ottobre 2017 arrivo del forno agricolo: da qui parte l’avventura del buon Pane prodotto con farine macinate a pietra. 

Dicembre 2017 i cestini natalizi e i panettoni vengono confezionati e venduti nel nuovo punto vendita. 

Oggi l’azienda è in continuo sviluppo. Siamo sempre alla ricerca di nuovi prodotti che anno dopo anno sono sempre in aumento. La nostra continua ricerca nel perfezionamento dei nostri prodotti e la voglia di migliorarci sempre, ci porterà ad un livello sempre più alto di qualità rispettando la natura e valorizzandola, proprio come hanno sempre fatto i nostri nonni!

Venite a trovarci nel nostro Punto Vendita a Cercenasco oppure nei mercati settimanali nei paesini limitrofi. Vi aspettiamo!